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Ritorno di un “cult” di Citizen: Promaster "ORCA"

Ritorno di un “cult” di Citizen: Promaster "ORCA"

Il Promaster Orca, è evidente, si chiama così per quelle “bolle” agli indici che ricordano le macchie sul dorso del cetaceo. Ma anche per le dimensioni XL – la cassa misura 46 mm di diametro ed è massiccia, dalle forme arrotondate – e ovviamente per la possibilità di fare immersioni in profondità. Proprio come l’Orcinus Orca, l’orca assassina.

Il quadrante: fondo scuro, blu o nero, opaco per evitare fastidiosi riflessi (come del resto tutte le superfici della cassa). Lancette macro: quella delle ore larga e tozza a sfidare anche il più presbite fra i presbiti; quella dei minuti più lunga e sottile, sottolineata da un profilo rosso. Il rivestimento con materiale luminescente è abbondante ovunque, così da offrire massima visibilità in tutte le condizioni di luce. Due i colori al buio: lancette a emissione verde, indici a emissione blu turchese. In passato ricordo di aver letto che il turchese perdeva luminosità rapidamente: ma lo considero un peccato veniale, perché l’indicazione importante, in fondo, è quella delle lancette.

L'orologio monta un movimento Eco-Drive. Un calibro E168 “a carica luce”, con autonomia di 6 mesi (180 giorni, per essere precisi). Il che vuol dire: precisione del quarzo (dichiarata: + o – 15 secondi al mese), accumulatore alimentato da qualsiasi fonte luminosa.

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